Non c’è più la Sicilia di una volta

L’immagine della Sicilia è legata a tanti capolavori della letteratura e del cinema di ieri. Grandi autori siciliani hanno lasciato pagine indispensabili e fatto dell’isola metafora, emblema, paradigma. Ma leggere la Sicilia attraverso i loro occhi è come andare in giro con una guida turistica dell’Ottocento. Così come – dopo la reazione popolare seguita alle stragi del 1992 e dopo i successi dello Stato sul fronte della lotta contro la criminalità – l’identificazione tra Sicilia e mafia non funziona più. Scegliendo come data di partenza proprio il 1992, il libro offre una fotografia nuova e aggiornata dell’isola, in cui la continuità delle tradizioni convive con modernità estreme. Si parte dal cibo e dal vino: è il 1994 quando il commissario Montalbano apre per la prima volta la porta della trattoria San Calogero di Vigàta, contribuendo al successo della tradizione gastronomica isolana. Ed è nel 1992 che un grande enologo percorre la Sicilia alla ricerca di vitigni autoctoni, ‘inventando’ il Nero d’Avola. Ma c’è anche un’isola del sesso e dell’erotismo (pochi sanno che lì è nata la prima sezione italiana dell’Arcigay). La Sicilia di oggi è ancora quella delle rovine greche, ma anche dei parchi di arte contemporanea più estesi d’Europa, come Fiumara d’Arte, Gibellina o Farm Cultural Park. All’immagine di Corleone si affianca una Sicilia urbana e metropolitana. C’è la Sicilia dell’approdo e dell’accoglienza. La Sicilia che detesta la Sicilia. Il viaggio di Savatteri sfata alcuni luoghi comuni e rompe numerosi pregiudizi. In Sicilia tutto cambia perché tutto rimanga com’è? Con buona pace del Gattopardo, non è così: sull’isola, quasi tutto è cambiato.


Gaetano Savatteri è nato a Milano nel 1964 e vive a Roma.
È giornalista e scrittore.
Inizia la sua carriera giornalistica nel Giornale di Sicilia, per poi trasferirsi a Roma dove collabora con Tg3 e Tg5.
Tra i suoi libri La congiura dei loquaci (Sellerio, 2000), La ferita di Vishinskij (Sellerio, 2003), I Siciliani (Laterza, 2005), Gli uomini che non si voltano (Sellerio, 2006), La volata di Calò (Sellerio, 2008), Uno per tutti (Sellerio, 2008), I Ragazzi di Regalpetra (Rizzoli, 2009), Strani Nostrani. Storie di Siciliani fuori dal comune (Novantacento, 2010), La fabbrica delle stelle (Sellerio, 2016), Non c’è più la Sicilia di una volta (Laterza, 2017), La congiura dei loquaci (Sellerio, 2017), Il delitto di Kolymbetra (Sellerio, 2018), Il lusso della giovinezza (Sellerio, 2020), Quattro indagini a Màkari (Sellerio, 2021) e I colpevoli sono matti (Sellerio, 2022). Nel 2022 ha curato, sempre per Sellerio, il volume L’isola nuova. Trent’anni di scritture di Sicilia.
Ha pubblicato diversi racconti in antologie edite da Sellerio e diversi saggi e inchieste su Cosa Nostra.
Nel novembre 2015 l’omonimo romanzo Uno per tutti è diventato un film per la regia di Mimmo Calopresti.

Nel 2021 va in onda in prima serata su Rai 1 la serie televisiva Màkari con protagonista Claudio Gioè, tratta dai romanzi e racconti aventi per protagonista il giornalista e investigatore Saverio Lamanna. La seria ha riscontrato grande successo di critica e di pubblico ed è arrivata alla terza stagione nel 2024.

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