Le storie di mia zia

«Delle volte, quando uno ha finito i freni, in paradiso ci sono dei santi che si mettono loro a frenare al posto dei freni così non t’ammazzi. Quelli lì sono i santi frenatori». Ugo Cornia ha una delle parentele più ramificate e sparse che io conosca, fatta di parenti prossimi, come la fondamentale zia Bruna o la zia Fila, la zia Maria, il bisnonno Adolfo Ferrari, la cugina Mariolina, ma anche di lontani parenti e pseudo-parenti, coi relativi amici, vicini di casa, conoscenti e non conoscenti che però transitano nell’area famigliare, in un ventaglio largo e intricato. E su tutta questa gente, su ciascuno di loro circolano le storie che Ugo raccoglie, storie passate di bocca in bocca, ripetute e via via aggiustate, perfezionate, fino a diventare la sintesi di una persona, come se ciascuno fosse venuto al mondo per lasciare di sé quell’episodio, spesso buffo o sorprendente e memorabile, che però risulta il centro focale e caratteriale della sua vita. E le storie (in questa edizione ne sono state aggiunte di nuove) sono raccolte senza abbellirle o aggiungere compiacimenti letterari, nella loro meravigliosa semplicità e comicità; costituendo così una sorta di epica minima, o novellistica al suo primo albore.
Consiglio di leggersi il libro senza fretta, una o due storie per sera, e di rifletterci su. Perché il senso delle nostre umane vite è sempre un piccolo fatto minore, che ne resta l’emblema; il che è divertente e stringe il cuore, come questo libro.


Ugo Cornia è nato a Carpi nel 1965.

Laureato in filosofia a Bologna, è insegnante di lettere in una scuola superiore di Modena.
Ha cominciato a pubblicare sulla rivista Il semplice (1995-1997), a cura di Gianni Celati, Ermanno Cavazzoni e Daniele Benati.
Suoi racconti sono anche apparsi su altre riviste, come Il Caffè illustrato, Diario, L’Accalappiacani. Ha collaborato con La Gazzetta di Modena. Esordisce con Sellerio nel 1999 con Sulla felicità a oltranza, a cui segue Quasi amore (Sellerio, 2001), Roma (Sellerio, 2004), Le pratiche del disgusto (Sellerio, 2007), Le storie di mia zia (Feltrinelli, 2008) e Sulle tristezze e i ragionamenti (Quodlibet, 2008).
Nel 2009 ha pubblicato col pittore Giuliano Della Casa il volume Modena è piccolissima.
Più recenti sono gli scritti: Operette ipotetiche (Quodlibet, 2010), Autobiografia della mia infanzia (Topipittori, 2010), Il professionale. Avventure scolastiche (Feltrinelli, 2012), Scritti di impegno incivile (Quodlibet, 2013), Animali: (topi gatti cani e mia sorella) (Feltrinelli, 2014), Sono socievole fino all’eccesso. Vita di Montaigne (Marcos y Marcos, 2015), Buchi (Feltrinelli, 2016) e Favole da riformatorio (Feltrinelli, 2019).
Ha vinto il Premio Bergamo, il Premio Nazionale letterario Pisa per la sezione Narrativa e il Premio Frignano.
Nel 2022 torna in libreria con Sulla felicità a oltranza (La nave di Teseo).

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