Favole da riformatorio

Lupi sfrattati o in pensione, alci disoccupate che si ammalano di depressione, Raperonzolo, Cipollonzolo e Pomodoronzolo rapiti dalla jihad agroalimentare, un gattino che voleva diventare il gatto con gli stivali ma non ha i soldi per comprarsi degli stivali…

Attingendo dalla tradizione classica delle favole, e stravolgendola, Ugo Cornia scrive e riscrive venti fabliaux contemporanei, rispettandone per argutezza lo spirito antico ma attualizzandone la critica sottesa ai comportamenti e ai costumi del nostro vivere. Senza mai rinunciare alla leggerezza e a uno stile piano, accessibile, queste favole si aprono spesso allo scavo profondo dei sentimenti – per esempio ne La favola della cicogna, che “dopo una vita di lavoro indefesso, ormai stanca di tutto, aveva sviluppato in sé il sentimento dell’estrema tragicità dell’esistere, cosa che nella sua testa si traduceva nella frase ‘meglio sarebbe stato il non esser mai nati’”. Non manca neppure l’ironia nei confronti di alcune mode editoriali, come nella favola che chiude la raccolta – quella dei personaggi di favole famose che un bel giorno hanno voluto lasciare la propria favola per trasferirsi in un noir.


Ugo Cornia è nato a Carpi nel 1965.

Laureato in filosofia a Bologna, è insegnante di lettere in una scuola superiore di Modena.
Ha cominciato a pubblicare sulla rivista Il semplice (1995-1997), a cura di Gianni Celati, Ermanno Cavazzoni e Daniele Benati.
Suoi racconti sono anche apparsi su altre riviste, come Il Caffè illustrato, Diario, L’Accalappiacani. Ha collaborato con La Gazzetta di Modena. Esordisce con Sellerio nel 1999 con Sulla felicità a oltranza, a cui segue Quasi amore (Sellerio, 2001), Roma (Sellerio, 2004), Le pratiche del disgusto (Sellerio, 2007), Le storie di mia zia (Feltrinelli, 2008) e Sulle tristezze e i ragionamenti (Quodlibet, 2008).
Nel 2009 ha pubblicato col pittore Giuliano Della Casa il volume Modena è piccolissima.
Più recenti sono gli scritti: Operette ipotetiche (Quodlibet, 2010), Autobiografia della mia infanzia (Topipittori, 2010), Il professionale. Avventure scolastiche (Feltrinelli, 2012), Scritti di impegno incivile (Quodlibet, 2013), Animali: (topi gatti cani e mia sorella) (Feltrinelli, 2014), Sono socievole fino all’eccesso. Vita di Montaigne (Marcos y Marcos, 2015), Buchi (Feltrinelli, 2016) e Favole da riformatorio (Feltrinelli, 2019).
Ha vinto il Premio Bergamo, il Premio Nazionale letterario Pisa per la sezione Narrativa e il Premio Frignano.
Nel 2022 torna in libreria con Sulla felicità a oltranza (La nave di Teseo).

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