Cinquanta in blu. Otto racconti in giallo

Per i 50 anni della casa editrice alcuni autori Sellerio hanno tratto dallo scaffale un libro del catalogo per raccontarlo in una nuova avvincente trama. Ne sono nate otto avventure straordinarie.

Per i cinquant’anni dalla fondazione della casa editrice Sellerio, otto «giallisti», compagni in tempi diversi della nostra storia, hanno ricordato un libro scelto tra gli oltre tremila del catalogo, quello che ha colpito ciascuno di essi per un qualunque motivo personale (non necessariamente l’essergli piaciuto di più), e ne hanno fatto l’elemento determinante di una nuova trama. Hanno scritto un racconto con un libro: dove questo è di volta in volta o una specie di movente per una morte (così nel racconto di Marco Malvaldi La fine è nota del misterioso autore Holiday Hall); oppure è lo strumento per una metamorfosi nella vita di una persona (nel racconto di Santo Piazzese, il poema di Ignazio Buttitta La vera storia di Salvatore Giuliano); o è assunto come schematico modello di uno scambio di equivoci, scheletro narrativo di una rischiosa vicenda (è il caso, nel racconto di Francesco Recami, del volumetto della Louise de Vilmorin I gioielli di Madame de***); o il nutrimento morale che dà la forza del dubbio necessario a chi indaga (come è, per i due «investigatori Stanlio e Ollio» di Gaetano Savatteri, l’apologo scettico del Procuratore della Giudea di Anatole France); una pura ispirazione (è quello che conduce Giampaolo Simi a scegliere di Vázquez Montalbán Assassinio al Comitato Centrale come guida alla sua storia di terrorismo); l’atmosfera persistente di una nera Palermo sotterranea (che è quello che vuole in comune con il suo intrigo nero Gian Mauro Costa in una vicenda truce e romantica da Storie e cronache della città sotterranea dell’indimenticabile cronista poetico e teatrante Salvo Licata); una medicina per un caso orrendo di isolitudine (lo è La luce e il lutto di Gesualdo Bufalino per il biblioterapeuta Vince Corso di Fabio Stassi); infine, un libro che suscita angoscia che diventa l’idea per risolvere il caso (come accade a Carlo Monterossi, il dilettante di Alessandro Robecchi che si trova a indagare su delle cartoline minacciose, mentre legge di quelle dei due piccoli eroi antinazisti di Hans Fallada in Ognuno muore solo).

Gli autori di questi racconti, nel trarre dallo scaffale un libro Sellerio, per commemorare il cinquantesimo anno della casa editrice, non hanno voluto ideare un «racconto su un libro», ma hanno tentato di ricreare per mezzo di una finzione la loro comunque più vivida esperienza di lettura con Sellerio.


Gaetano Savatteri è nato a Milano nel 1964 e vive a Roma.
È giornalista e scrittore.
Inizia la sua carriera giornalistica nel Giornale di Sicilia, per poi trasferirsi a Roma dove collabora con Tg3 e Tg5.
Tra i suoi libri La congiura dei loquaci (Sellerio, 2000), La ferita di Vishinskij (Sellerio, 2003), I Siciliani (Laterza, 2005), Gli uomini che non si voltano (Sellerio, 2006), La volata di Calò (Sellerio, 2008), Uno per tutti (Sellerio, 2008), I Ragazzi di Regalpetra (Rizzoli, 2009), Strani Nostrani. Storie di Siciliani fuori dal comune (Novantacento, 2010), La fabbrica delle stelle (Sellerio, 2016), Non c’è più la Sicilia di una volta (Laterza, 2017), La congiura dei loquaci (Sellerio, 2017), Il delitto di Kolymbetra (Sellerio, 2018), Il lusso della giovinezza (Sellerio, 2020), Quattro indagini a Màkari (Sellerio, 2021) e I colpevoli sono matti (Sellerio, 2022). Nel 2022 ha curato, sempre per Sellerio, il volume L’isola nuova. Trent’anni di scritture di Sicilia.
Ha pubblicato diversi racconti in antologie edite da Sellerio e diversi saggi e inchieste su Cosa Nostra.
Nel novembre 2015 l’omonimo romanzo Uno per tutti è diventato un film per la regia di Mimmo Calopresti.

Nel 2021 va in onda in prima serata su Rai 1 la serie televisiva Màkari con protagonista Claudio Gioè, tratta dai romanzi e racconti aventi per protagonista il giornalista e investigatore Saverio Lamanna. La seria ha riscontrato grande successo di critica e di pubblico ed è arrivata alla terza stagione nel 2024.

Fabio Stassi è nato a Roma nel 1962. È un bibliotecario dell’Università La Sapienza. Ha pubblicato per Minimum fax È finito il nostro carnevale (2007), La rivincita di Capablanca (2008), Il libro dei personaggi letterari. Dal dopoguerra a oggi (2015) e Con in bocca il sapore del mondo (2018).
Con Sellerio ha pubblicato: L’ultimo ballo di Charlot, tradotto in diciannove lingue (2012, Premio Selezione Campiello 2013, Premio Sciascia Racalmare, Premio Caffè Corretto Città di Cave, Premio Alassio Centolibri), Come un respiro interrotto (2014), un contributo nell’antologia Articolo 1. Racconti sul lavoro (2009), Fumisteria (2015, già Premio Vittorini per il miglior esordio), Angelica e le comete (2017), Mastro Geppetto (2021, Premio Dessì 2022, Premio Benedetto Croce 2022, Premio Stresa 2022) e il «discorso» sul potere terapeutico dei versi di Dante E d’ogni male mi guarisce un bel verso (2023); e inoltre i romanzi con protagonista il biblioterapeuta Vince Corso, La lettrice scomparsa (2016, Premio Scerbanenco), Ogni coincidenza ha un’anima (2018), Uccido chi voglio (2020), Notturno francese (2023). Ha inoltre curato l’edizione italiana di Curarsi con i libri. Rimedi letterari per ogni malanno (2013, 2016) e di Crescere con i libri. Rimedi letterari per mantenere i bambini sani, saggi e felici (2017).

Nel 2024 riceve l’Hermann-Kesten Preis da PEN Germania, in omaggio a quello che lo scrittore iracheno Najem Wali ha definito “il carattere cosmopolita e umanista dell’autore”.

Il suo ultimo libro è Bebelplatz (Sellerio 2024).

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