Un anno in giallo raccoglie 12 racconti, uno per ogni mese dell’anno; ogni autore ha scelto il «suo» mese, ambientando lì, in quel tempo dell’anno, una storia con il «suo» investigatore. Ad aprire la raccolta con il mese di gennaio è naturalmente Andrea Camilleri, il capostipite, colui che ha impresso al romanzo giallo un segno irripetibile, creando con il commissario Montalbano un personaggio che è ben saldo nella mente e nel cuore dei suoi infiniti lettori di ogni parte del mondo.
Poi, mese dopo mese, tutti gli altri investigatori: quelli istituzionali come il vicequestore Schiavone di Antonio Manzini, l’ispettrice Petra Delicado con il vice Fermín di Alicia Giménez-Bartlett. I detective per caso: i sicilianissimi Saverio Lamanna e Lorenzo La Marca così simili ai loro autori, Gaetano Savatteri e Santo Piazzese, il biblioterapeuta Vince Corso inventato da Fabio Stassi, l’autore televisivo Carlo Monterossi, personaggio di Alessandro Robecchi, e Kati Hirschel, la libraia di Istanbul, patria di Esmahan Aykol. Infine gli investigatori corali: il condominio della casa di ringhiera capeggiato da Amedeo Consonni di Francesco Recami e i goliardici vecchietti del BarLume di Marco Malvaldi.
Due personaggi fanno qui la loro comparsa per la prima volta: l’avvocato Cornelia Zac, frutto della fantasia e della professione legale di Simonetta Agnello Hornby, e la poliziotta Angela Mazzola, in servizio alla sezione antirapina della Mobile di Palermo, creatura di Gian Mauro Costa. Le due nuove detective di cui facciamo conoscenza in questa antologia, saranno presto protagoniste di romanzi.
Un eccezionale evento editoriale: dopo un mese in compagnia di Montalbano, un anno intero con i detective di casa Sellerio per la prima volta insieme con 12 racconti inediti.
«La nuova scuola del giallo italiano è targata Sellerio. Non è nata sotto un cavolo. Ha alle spalle la tradizione di Sciascia e Camilleri, e il gusto infallibile di Elvira Sellerio che sapeva che per dare disciplina a scrittori massimamente indisciplinati come gli scrittori italiani non c’era struttura migliore di quella, solidissima ma elasticissima, del noir».
Antonio D’Orrico, LA LETTURA – CORRIERE DELLA SERA
«Lode agli editori che non si limitano a guardare in posta ricevuta ma i libri li fanno nascere – ai cavalli di razza della scuderia di giallisti da Camilleri a Giménez-Bartlett, passando per Malvaldi, Recami, Costa, Manzini…».
Luciano Genta, TTL – LA STAMPA
Gaetano Savatteri è nato a Milano nel 1964 e vive a Roma.
È giornalista e scrittore.
Inizia la sua carriera giornalistica nel Giornale di Sicilia, per poi trasferirsi a Roma dove collabora con Tg3 e Tg5.
Tra i suoi libri La congiura dei loquaci (Sellerio, 2000), La ferita di Vishinskij (Sellerio, 2003), I Siciliani (Laterza, 2005), Gli uomini che non si voltano (Sellerio, 2006), La volata di Calò (Sellerio, 2008), Uno per tutti (Sellerio, 2008), I Ragazzi di Regalpetra (Rizzoli, 2009), Strani Nostrani. Storie di Siciliani fuori dal comune (Novantacento, 2010), La fabbrica delle stelle (Sellerio, 2016), Non c’è più la Sicilia di una volta (Laterza, 2017), La congiura dei loquaci (Sellerio, 2017), Il delitto di Kolymbetra (Sellerio, 2018), Il lusso della giovinezza (Sellerio, 2020), Quattro indagini a Màkari (Sellerio, 2021) e I colpevoli sono matti (Sellerio, 2022). Nel 2022 ha curato, sempre per Sellerio, il volume L’isola nuova. Trent’anni di scritture di Sicilia.
Ha pubblicato diversi racconti in antologie edite da Sellerio e diversi saggi e inchieste su Cosa Nostra.
Nel novembre 2015 l’omonimo romanzo Uno per tutti è diventato un film per la regia di Mimmo Calopresti.
Nel 2021 va in onda in prima serata su Rai 1 la serie televisiva Màkari con protagonista Claudio Gioè, tratta dai romanzi e racconti aventi per protagonista il giornalista e investigatore Saverio Lamanna. La seria ha riscontrato grande successo di critica e di pubblico ed è arrivata alla terza stagione nel 2024.
Fabio Stassi è nato a Roma nel 1962. È un bibliotecario dell’Università La Sapienza. Ha pubblicato per Minimum fax È finito il nostro carnevale (2007), La rivincita di Capablanca (2008), Il libro dei personaggi letterari. Dal dopoguerra a oggi (2015) e Con in bocca il sapore del mondo (2018).
Con Sellerio ha pubblicato: L’ultimo ballo di Charlot, tradotto in diciannove lingue (2012, Premio Selezione Campiello 2013, Premio Sciascia Racalmare, Premio Caffè Corretto Città di Cave, Premio Alassio Centolibri), Come un respiro interrotto (2014), un contributo nell’antologia Articolo 1. Racconti sul lavoro (2009), Fumisteria (2015, già Premio Vittorini per il miglior esordio), Angelica e le comete (2017), Mastro Geppetto (2021, Premio Dessì 2022, Premio Benedetto Croce 2022, Premio Stresa 2022) e il «discorso» sul potere terapeutico dei versi di Dante E d’ogni male mi guarisce un bel verso (2023); e inoltre i romanzi con protagonista il biblioterapeuta Vince Corso, La lettrice scomparsa (2016, Premio Scerbanenco), Ogni coincidenza ha un’anima (2018), Uccido chi voglio (2020), Notturno francese (2023). Ha inoltre curato l’edizione italiana di Curarsi con i libri. Rimedi letterari per ogni malanno (2013, 2016) e di Crescere con i libri. Rimedi letterari per mantenere i bambini sani, saggi e felici (2017).
Nel 2024 riceve l’Hermann-Kesten Preis da PEN Germania, in omaggio a quello che lo scrittore iracheno Najem Wali ha definito “il carattere cosmopolita e umanista dell’autore”.
Il suo ultimo libro è Bebelplatz (Sellerio 2024).
Antonio Manzini è nato a Roma nel 1964.
È attore, sceneggiatore e scrittore. Si diploma all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico di Roma nel 1988.
Ha firmato sceneggiature per Alex Infascelli (Il siero della vanità, 2004) e Gabriele Salvatores (Come Dio comanda, 2008).
È autore televisivo de Il delitto di Via poma (regia di Roberto Faenza), numerosi episodi di Squadra Antimafia e Il XII apostolo.
È stato editor e sceneggiatore della serie Benvenuti a tavola 2 e di Buscetta boss dei due mondi.
Nel 2016 ha diretto il suo primo film Cristian e Palletta contro tutti. Nel 2005 ha pubblicato il suo primo romanzo: Sangue Marcio (Fazi editore), seguito da La giostra dei criceti (Einaudi, 2007, riedito da Sellerio, 2017) e dai racconti: Il mio tesoro e Giochiamo, con Niccolò Ammaniti (editi in Crimini e in Il momento è delicato, Einaudi). Per Chiarelettere ha pubblicato Orfani bianchi (2016).
Per Sellerio ha pubblicato i romanzi della fortunata serie del vice questore Rocco Schiavone: Pista nera (2013), La costola di Adamo (2014), Non è stagione (2014), Era di maggio (2015) e 7-7-2007 (2016), Cinque indagini romane per Rocco Schiavone (2016), Pulvis et umbra (2017), Fate il vostro gioco (2018), Rien ne va plus (2019), Ah l’amore l’amore (2020) Vecchie conoscenze (2021) e Le ossa parlano (2022). Da questi romanzi è tratta la serie televisiva Rocco Schiavone, in onda su Rai 2 da novembre 2016, di cui Antonio Manzini è sceneggiatore insieme a Maurizio Careddu.
Sempre per Sellerio ha pubblicato Sull’orlo del precipizio (2015), diversi racconti raccolti poi nell’antologia L’anello mancante (2018), Ogni riferimento è puramente casuale (2019), Gli ultimi giorni di quiete (2020), La mala erba (2022), ELP (2023) e Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l’amico misteriosamente scomparso in Sud America? (2023).
Il suo ultimo romanzo è Tutti i Particolari in Cronaca (Mondadori, 2024).