Sul fondale del nuovo atteso romanzo di Manzini sono Aosta e Roma, i poli opposti dove si snoda la vita di Rocco Schiavone e si riannodano i fili della vicenda che avevamo lasciato alla fine di 7-7-2007, quando Adele non aveva ancora avuto giustizia né vendetta, lei uccisa per errore da chi pensava di colpire Schiavone, quell’Enzo Baiocchi che ritorna ad agitare la mente e i sogni del vicequestore. E mentre Rocco è ancora oggetto di insinuanti sospetti da parte dei vertici della polizia, e reagisce disinteressandosi a ogni attività della questura di Aosta, il cadavere di un transessuale affiora nelle acque della Dora; per prima cosa si procede a perquisire la casa del morto, ed ecco la prima sorpresa: l’appartamento risulta totalmente vuoto, né un mobile, né un vestito, e neanche un foglio di carta, come fosse passato al setaccio fitto. Nessuno dei vicini si è accorto del trasloco, tutti fingono di non sapere; ma cosa c’è dietro la facciata di quella rispettabile palazzina di Aosta che appartiene per intero a un unico inquietante proprietario? Quando anche il giudice Baldi decide di glissare sul caso del transessuale, l’odore dei servizi segreti arriva alle narici di Schiavone più forte di quello dell’erba. Su quel caso che molti vogliono far apparire un omicidio senza importanza Schiavone può fare luce solo ignorando le procedure e agendo a modo suo; ma ha anche altro per la testa, trovare Enzo Baiocchi in fuga per scampare alla vendetta di Sebastiano, una corsa contro il tempo all’inseguimento dell’amico e dell’assassino…
Antonio Manzini è nato a Roma nel 1964.
È attore, sceneggiatore e scrittore. Si diploma all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico di Roma nel 1988.
Ha firmato sceneggiature per Alex Infascelli (Il siero della vanità, 2004) e Gabriele Salvatores (Come Dio comanda, 2008).
È autore televisivo de Il delitto di Via poma (regia di Roberto Faenza), numerosi episodi di Squadra Antimafia e Il XII apostolo.
È stato editor e sceneggiatore della serie Benvenuti a tavola 2 e di Buscetta boss dei due mondi.
Nel 2016 ha diretto il suo primo film Cristian e Palletta contro tutti. Nel 2005 ha pubblicato il suo primo romanzo: Sangue Marcio (Fazi editore), seguito da La giostra dei criceti (Einaudi, 2007, riedito da Sellerio, 2017) e dai racconti: Il mio tesoro e Giochiamo, con Niccolò Ammaniti (editi in Crimini e in Il momento è delicato, Einaudi). Per Chiarelettere ha pubblicato Orfani bianchi (2016).
Per Sellerio ha pubblicato i romanzi della fortunata serie del vice questore Rocco Schiavone: Pista nera (2013), La costola di Adamo (2014), Non è stagione (2014), Era di maggio (2015) e 7-7-2007 (2016), Cinque indagini romane per Rocco Schiavone (2016), Pulvis et umbra (2017), Fate il vostro gioco (2018), Rien ne va plus (2019), Ah l’amore l’amore (2020) Vecchie conoscenze (2021) e Le ossa parlano (2022). Da questi romanzi è tratta la serie televisiva Rocco Schiavone, in onda su Rai 2 da novembre 2016, di cui Antonio Manzini è sceneggiatore insieme a Maurizio Careddu.
Sempre per Sellerio ha pubblicato Sull’orlo del precipizio (2015), diversi racconti raccolti poi nell’antologia L’anello mancante (2018), Ogni riferimento è puramente casuale (2019), Gli ultimi giorni di quiete (2020), La mala erba (2022), ELP (2023) e Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l’amico misteriosamente scomparso in Sud America? (2023).
Il suo ultimo romanzo è Tutti i Particolari in Cronaca (Mondadori, 2024).