Quando, in punto di morte, Goethe mosse il suo indice dal basso verso l’alto, i testimoni che gli erano vicini rimasero sorpresi: per secoli questo gesto è rimasto emblematico e inspiegabile.
Oggi, grazie alla suggestiva ricostruzione di Pietrangelo Buttafuoco e di Francesca Bocca-Aldaqre, possiamo coglierne il senso: si tratta di un gesto simbolico della shahāda, la testimonianza di fede che ogni musulmano deve compiere in punto di morte per riaffermare di credere nel Dio unico. Attraverso una lunga e approfondita ricerca negli archivi e negli epistolari di Goethe, seguendo le testimonianze di coloro che gli furono più vicini, gli autori raccontano la scoperta e l’avvicinamento del grande scrittore tedesco all’Islam, rintracciandone l’influenza nell’opera poetica, teatrale e saggistica. Un’influenza vissuta però in modo estremamente peculiare e del tutto attuale, e che testimonia della capacità di Goethe di fondere nella sua riflessione elementi filosofici e religiosi appartenenti alla tradizione occidentale come a quella araba e medio-orientale, dando così forma a un pensiero coerente e vitale.
Sotto il suo passo nascono i fiori offre al lettore non soltanto una ricostruzione della vita di Goethe – dalla sua prima lettura del Corano nel 1770 alla morte nel 1832 – e uno studio delle sue opere maggiormente ispirate dalla religione musulmana, ma anche l’occasione di riflettere sulla suggestione di un futuro europeo legato a “un Islam mitigato dai cieli del Mediterraneo”, un orizzonte di pace verso il quale, secondo gli autori, il poeta orientò le sue più profonde tensioni personali e intellettuali.
Pietrangelo Buttafuoco è nato a Catania nel 1963 e vive a Roma. È giornalista e scrittore.
Ha pubblicato Le uova del drago (Mondadori, 2005, finalista al Premio Campiello 2006, riedito da La Nave di Teseo, 2024), L’ultima del diavolo (Mondadori, 2008), Il Lupo e la Luna (Bompiani, 2011), Il dolore pazzo dell’amore (Bompiani, 2013), I cinque funerali della signora Goring (Mondadori, 2014), La notte tu mi fai impazzire (Skira, 2016), I baci sono definitivi (La Nave di Teseo, 2017), Sotto il suo passo nascono i fiori (con Francesca Bocca-Aldaqre, La nave di Teseo, 2019), Salvini e/o Mussolini (PaperFIRST, 2020).
Tra i saggi, ha pubblicato Fogli consanguinei (Edizioni Ar, 2003), Cabaret Voltaire (Bompiani, 2008), Buttanissima Sicilia (Bompiani, 2014), Il Feroce Saracino (Bompiani, 2015), Strabuttanissima Sicilia (La Nave di Teseo, 2017); insieme a Carmelo Abbate Armatevi e Morite (Sperling & Kupfer, 2017).
In occasione dei settant’anni di vita della casa editrice Longanesi, ha curato, nel 2016, Il mio Leo Longanesi, un’antologia di aforismi, epigrammi e racconti.
Nel 2018 ha scritto la prefazione de La repubblica dei vinti. Storie di italiani a Salò di Sergio Tau (Marsilio, 2018).
È autore di spettacoli teatrali tra cui: Strabuttanissima Sicilia con Salvo Piparo e Il Dolore Pazzo dell’Amore con Mario Incudine.
Scrive per Il Quotidiano del Sud.
Il suo ultimo romanzo si intitola Sono cose che passano ed è stato pubblicato nel 2021 (La nave di Teseo).
Nel 2023 ha pubblicato con Longanesi Beato lui. Panegirico dell’arcitaliano Silvio Berlusconi.
Il 26 ottobre 2023 viene designato presidente della Fondazione La Biennale di Venezia.